domenica 1 settembre 2013

Il nostro indimenticabile Kiko

Kiko (Francisco) è il suo nome in spagnolo. Il suo nome in cinese è Gao Guangqiang .

 A 27 anni cominciò a guardare con grande  illusione al suo futuro: voleva essere missionario Claretiano. Passarono 6 anni di aspettative per questo ideale .Ora ne sentiamo profondamente la sua improvvisa scomparsa. Era novizio claretiano in Granada (Spagna) e mancavano poche settimane per la sua Prima Professione Religiosa. Alcuni famigliari Cinesi avevano già preparato il Passaporto per essere presenti in questa felice ricorrenza… non pensavano certamente di doverlo usare, al contrario, per assistere al suo funerale.

Kiko ebbe un’adolescenza normale, aperta, semplice. Un giorno sentì la chiamata del Signore e cercò di seguirla finche’ si concretizzò fra noi Clarettiani. Non fu certamente una ricerca facile. Visse esperienze dure, momenti di persecuzioni e torture che però non lo abbatterono, anzi ne rinforzarono la determinazione di seguirla. Altri al suo posto avrebbero desistito. Ma il Signore lo accompagnava con gli esempi di altri giovani testimoni che diedero la loro vita per Gesù: I Martiri di Barbastro. Specialmente uno: Rafaele Briega, che subendo il martirio nella Guerra Civile Spagnola, offrì la sua vita per le missioni di Cina. Unitamente a una profonda devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Terminato il tempo di discernimento, i superiori gli offrirono di andar in Spagna per continuare la sua formazione missionaria. Aveva già fatto un grande sforzo per apprendere l’inglese e ora doveva incominciare di nuovo con lo spagnolo. Ma conseguì di parlarlo presto con scioltezza, benché, come lui stesso diceva, fra cinese, inglese e spagnolo ne usciva una buona mescola di conversazione. Era già un ‘anno che aveva incominciato il suo noviziato e mancavano alcune settimane per la Professione Religiosa, quando il Signore lo chiamò a se. Un tragico incidente in una piscina stroncò la sua giovane vita.

Ci sorprende il gran numero di amici che si fece, dovunque andasse: bambini, giovani, padri di famiglia, anziani… un dono speciale di socialità; da qui non ci sorprendiamo del gran numero di testimonianze al suo riguardo.


In questo blog in sua memoria ne compartiamo alcuni, specialmente di persone conosciute in Spagna. Ma prima lasciamo a lui la parola scritta e registrata alcuni giorni prima della sua morte inaspettata.

Ricordando Kiko….




Kiko si incontrò poco fa’ con il suo antico formatore, Fratello Sid Ching nel seminario claretiano di Colmenar Viejo, vicino a Madrid. In tale occasione registrò un messaggio in cinese e poi in Inglese  per I suoi amici Clarettiani dell’altra parte del mondo.
Qui sotto c’è il testo della registrazione.

“Al presente mi trovo nel seminario di Colmenar Viejo, luogo dove I seminaristi Clarettiani di distinte parti del mondo vengono per la loro formazione religiosa.

Sto facendo il noviziato in Granada: una bella città….Siamo 7 novizi:2 portogesi,4 spagnoli ed io cinese. Al presente siamo in pellegrinaggio ai luoghi dove stette Padre Claret; specialmente dove ebbe  grandi esperienze spirituali, come alla Granja, come ci racconta nell’autobiografia.

Sono molto contento di visitare questi luoghi.

Quello che voglio compartire con voi è che la vita del missionario non è facile, ma ne vale la pena. Io sono l’unico claretiano cinese, qui in Spagna. Alcune volte sento un po’ di solitudine per non poter parlare nella mia lingua materna e non poter esprimere bene quello che penso, ma mi rendo conto che allo stesso tempo è una buona opportunità per parlare con Dio. Può sembrare strano “parlare con Dio…” non l’avevo mai immaginato ma se si va in fondo alla propria persona e comunichiamo con Dio, ne sentiamo la differenza. È una grande esperienza per formare missionari e comprenderne la vita.

Benché non parli molto bene lo spagnolo, posso esprimermi e sono contento nella comunità. In Granada siamo 13 giovani:7 novizi e 6 studenti; viviamo con sacerdoti piuttosto anziani. In casa siamo32 Clarettiani. Buon ambiente per parlare con tutti: giovani, anziani e di mezza età. In Colmenar l’ambiente è più internazionale, dato che gli studenti provengono da diverse nazionalità ed ognuno è differente per cultura, costume…È meraviglioso vivere in quest’ambiente e ci intendiamo molto bene. 

Oh…Vedo, mi sembra, di parlare come un vescovo… Quello che voglio dire :la vocazione è un dono di Dio. Se l’hai ricevuta, ti prego, custodiscila bene.

Domani andremo a Vic, dove si trova il sepolcro del P. Claret. Lì vi terrò tutti presenti. Prego molto per la nostra missione di Cina. I cinesi hanno un gran bisogno di gente ben preparata per aiutarli nella fede. Pregerò per tutti voi. Preghiamo gli uni per gli altri. Pregate per me….benché siamo lontani fisicamente, col cuore siamo più vicini che mai.

Oh…Mi sembra di parlare come “un santo”!!! Statemi bene.

Scrive il Fratello Sid Ching suo professore d’Inglese poi suo formatore


SidPaco e Kiko in Macao dicembre 2011
[SidPaco e Kiko  vissero assieme in Beijing durante un certo periodo di tempo]

“Durante i sei anni che ho vissuto con Kiko  quello che più mi ha impressionato è stato la sua allegria di vivere. Fu un giovane normale. Mi sorprendeva che ogni volta che si incontrava un nuovo claretiano, mi commentava che ognuno era unico e differente e si augurava un giorno di essere pure lui claretiano.

Non era una persona specialmente “pietosa”; era un buon gustaio e per questo imparò a cucinare. Quando qualche volta mangiavamo fuori, Kiko, lo preparava il giorno seguente.

Secondo lui un buon pranzo rinforza i vincoli della comunità. Per questo quando avevamo qualche visita o qualche festa claretiana preparava sempre piatti speciali.

Fu il miglior alunno della scuola ma invece di pavoneggiarsi, era modesto e desideroso d’imparare sempre cose nuove. Da quando incominciò a vivere con noi, gli chiesi di scrivere una cronica: ne fu molto fedele, scrivendo diariamente come un buon esercizio di inglese, riscrivendolo dopo le mie correzioni. Le sue limitazioni di Inglese non gli impedirono di aprire il suo interno. Mi sorprese nel leggere che 18 giorni prima del suo arresto e tortura {Kiko fu arrestato e torturato nel 2009} aveva sognato che lo arrestavano e arrivò a scrivere che questo gli accadesse. Cinque giorni prima del suo arresto si sentì piuttosto confuso senza ragione.

Dato che non so cinese, nelle nostre conversazioni lui doveva sforzarsi a parlare in Inglese. Una volta mi disse che aveva tante cose da compartire ma che non lo poteva per difficoltà di lingua. Per questo continuò a studiare con impegno. Dopo un anno, lui, Paco ed io potevamo intrattenerci con un programma settimanale in Inglese per televisione.

Il suo impegno dette i suoi risultati, tanto che ebbe tentazioni molto concrete. Alcune settimane prima di partire per la Spagna, per continuare la sua  formazione religiosa. Stava aiutando un gruppo cattolico come traduttore  d’Inglese al Cinese. L’incaricato del gruppo gli offriva un contratto di lavoro con uno stipendio di 3000 US$ mensuali. Lo consigliai che lo pensasse bene: non rifiutare immediatamente l’offerta ma che con calma prendesse una decisione. Dopo alcuni giorni di preghiera rispose all’offerente che  voleva continuare nella sua vocazione. Dopo di questo partì per la Spagna nel 2011 per la giornata mondiale della gioventù. Dopo di che si dedicò a imparare lo spagnolo, sperimentando nuovamente la difficoltà’ di esprimersi…questa volta in Spagnolo.

Dopo due mesi cominciò a scrivermi e-mail in Spagnolo e Inglese e col passar del tempo le parole inglesi diminuivano fino a scrivermi solo in  un corretto spagnolo.


Stetti con lui durante la Settimana Santa del 2013. Ancora una volta mi sorprese la sua abilità di lingua nel trattare con la gente, esprimersi bene fino al punto di scherzare con loro.

Che cosa successe il 21 di Luglio?

P. Francisco Carín, nostro superiore, che ha accompagnato I famigliari di Kiko dalla Cina alla Spagna, ci informa dettagliatamente che cosa succedette il21 Luglio.

Erano nell’accampamento d’estate. Kiko era uno degli istruttori e dirigeva molte attività con i bambini del luogo. I bambini durante un’attività erano rivolti di schiena alla piscina. Kiko rimase in piscina un po’ di più degli altri. Poco prima dell’incidente, uno degli assistenti gli disse di uscire dalla piscina. Gli rispose che prima voleva scendere al fondo… Nessun rumore. Nessun grido di aiuto. Tutti erano di spalle alla piscine a un metro e mezzo guardando all’altro lato.

Un sacerdote anziano lo vide nel fondo della piscina. Immediatamente i suoi collegi lo tirarono fuori …ma troppo tardi. Tre infermiere di guardia, vennero subito in aiuto e poi l’ambulanza. Cercarono di rianimarlo…niente. Il medico ufficiale dichiarò: “…annegamento accidentale per immersione”.

Ricordi personali di Kiko

Nel febbraio 2013 Kiko scriveva ai suoi amici di Asia:… “ripensando alla mia vita passata, scoprii che nei moment più dolorosi l’mio unico sostegno è sempre stato la Parola del Signore, l’affetto della mia amata comunità e la Santa Messa.

Il ricordo della mia vita nella terra natale mi pesa nel cuore pure oggi da non poterla alcune volte controllarla: mi sorgono nel cuore sentimenti di timore, angustia, inquietudini…. tante sensazioni negative che minacciano di annebbiare la mia felicità. E’ vero che tutto è già passato ma è come una nube che non posso liberarmene. Fa parte della mia vita, del mio essere, che probabilmente mi accompagnerà lungo tutta la mia esistenza. Nondimeno credo che è un’ impulso vitale e di ricchezza nel mio cammino claretiano: la mia debilità mi fa forte, la mia tiepidezza mi da’ calore ed entusiasmo.

Queste piccola riflessione mi sorse in Cappella mentre pregavo il Signore. Oggi voglio chiedere al Signore che Lui solo sia la mia forza, che io viva secondo la Sua Parola, vivi in me la sete d’amore verso la mia Comunità, la fame della Sua Eucarestia, non solo oggi ma per tutta la mia vita.


Carissimi fratelli, amici e famigliari ricordatemi nelle vostre preghiere. Chiedete con me questo dono di ansia del Signore, pregate per la missione di Cina, per i confratelli Clarettiani che stanno lavorando in circostanze molto difficili, chiedete il coraggio per tutti i religiosi e religiose. Pregate per me specialmente durante quest’anno di noviziato. Mille grazie! Vostro fratello minore, Kiko.

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Alcune foto ricordo di Kiko
Buckden (Inghilterra) 6 Giulio 2013


Gli piaceva scherzare così…


Contento pure d’inverno

Con la sorella di Paco

Ospite in una famiglia di Colmenar Viejo.26 Giulio 2013
Sempre felice con “angioletti”   


Giovane sempre gioioso con I giovani


Meditazione “zazen”


Con amici indimenticabili


Con amici di Taiwan
Kiko, arrivederci a presto!
Più grande di statura del P. Claret ma…
più piccolo in “santità”…

ma un giorno ci ritroveremo tutti uniti in cielo
per sempre con la Famiglia Claretiana .

Campo estivo di giovani la maggior parte “Cinesi dell’altra sponda”

Sono stato invitato ad accompagnare spiritualmente il gruppo di giovani (un’ottantina) diretti principalmente dai loro leaders. Personalmente è stata un’ottima esperienza personale con grandi risultati per il gruppo che ha vissuto alcuni giorni di distensione assieme visibili risultati spirituali. Più che entrare in dettagli mi sembra meglio offrire una registrazione Tube messa a disposizione. Vorrei far notare in particolare la S.ta Messa sulla spiaggia adiacente al nostro Centro Diocesano di Ritiri. Volendo in particolar modo ricordare spiritualmente i nostri Fratelli e Sorelle Cinesi la S.ta Messa si celebrò rivolti all’ “altra sponda del mare”.


Premere sulla linea azzurra qui sotto.

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A seguito si ebbe una settimana di ritiro  formale per adulti che mi riprometto di presentare la prossima volta.